Escursioni in montagna? Mai senza la nostra check-list!

Escursioni in montagna? Mai senza la nostra check-list!

Camminare, ammirare senza dimenticare nulla. 

Oggi vi portiamo a camminare in montagna insieme a noi: dopo aver esplorato le spiagge anni ’80 e quelle di oggi, dopo avervi raccontato i 5 motivi per venire in vacanza in Trentino, siamo pronti per imboccare i sentieri.

Vivere la montagna al meglio richiede preparazione: non ti vuoi trovare in cima alla montagna senza acqua, senza protezione per il vento e la pioggia o senza stringhe di ricambio per gli scarponcini. 

In montagna si cammina e il primo pensiero devono essere delle scarpe adatte. Niente sneakers ma scarpe adatte ai sentieri. Partite con il piede giusto e indossate delle scarpe adeguate ai sentieri di montagna. 

Insieme alle scarpe giuste è il caso di parlare anche di calze giuste: lunghe, comode e fatte di un materiale che non ha paura dell’acqua. 

Oltre al comfort, la calza giusta offre protezione rispetto ad eventuali morsi di vipera – ne abbiamo recentemente incontrata una su un sentiero – e contro le zecche, che quest’anno sono un problema più grande che mai.

Perché le zecche sono pericolose (e non solo in montagna)? 

Le zecche sono un aracnide, come ragni e scorpioni,  grande da qualche millimetro fino ad un centimetro del quale conosciamo 900 specie. Le zecche sono pericolose perché il loro morso può trasmettere all’uomo due malattie molto pericolose.

L’encefalite da zecca – conosciuta anche come TBE – e la malattia di Lyme, sono trasmesse soprattutto dalla zecca dei boschi.

Non scenderemo nel dettaglio clinico (lo trovate qui nelle parole dell’Istituto Superiore di Sanità), ci limitiamo a dire che noi preferiamo non dover rischiare le conseguenze di queste due malattie.

Noi ci vogliamo godere la montagna, perciò abbiamo fatto tre cose:

  1. stiamo completando la profilassi vaccinale contro l’enecefalite da zecca. Richiede tempo, con un ciclo di inoculazioni a distanza;
  2. indossiamo calze tecniche lunghe e  pantaloni lunghi;
  3. abbiamo sempre con noi un paio di pinzette per rimuoverle velocemente.

La nostra checklist per la montagna

Adesso è il momento di raccontarvi la nostra checklist con quello che occorre per una giornata in montagna con i bambini. 

Siamo partiti da quello che serve per la sicurezza, la safety, della nostra escursione. 

 

0. Pianificare l’escursione

Questa è la premessa più importante, perché la montagna non perdona e chiede rispetto.

Scegliamo il percorso controllando l’altimetria e se ci sono tratti particolarmente difficili, in modo che sia adeguato alla nostra configurazione familiare: con una bambina di 9 anni e un bambino di 9 mesi noi crediamo sia importante preparare con cura l’escursione.

Un altro aspetto che verifichiamo prima della partenza è la disponibilità di acqua lungo il percorso: dove riempio la borraccia?  

L’ultimo passo, prima di partire, sono le previsioni meteo. Il tempo è mutevole e noi preferiamo essere preparati anche a cambiare idea rispetto all’escursione. 

 

1. Calzature

Scegliamo se indossare gli scarponi da montagna o scarpe tecniche in base al tipo di percorso che effettueremo.

Per godersi al massimo un’escursione in montagna bisogna avere cura dei propri piedi indossando calzature comode e con una suola pensata per i percorsi in montagna e delle calze spesse, in tessuto tecnico, che lo facciamo stare al meglio nello scarpone o nella scarpa da montagna.

Lo ripetiamo di nuovo: usare calze lunghe è una questione di sicurezza, perché ci proteggono dai morsi delle vipere – che disperdono il loro siero nel tessuto della calza – e dalle zecche, che quest’anno sono in cima alla classifica dei rischi.

Inoltre, se la temperatura dovesse scendere a causa di un temporale, ad esempio, ci permetteranno di mantenere al caldo i polpacci e di non rischiare di dover proseguire con crampi e dolori di varia natura. 

2. Abbigliamento da indossare alla partenza

Ci si veste a cipolla, giusto?

Sì, giusto, e aggiungiamo che i capi in tessuto tecnico sono i nostri preferiti perché hanno delle performance migliori quando siamo sudati. Oppure qualcuno ci ha fatto un simpatico gavettone. 

Partiamo sempre dal basso, calzature e calze adeguate, pantaloni lunghi in tessuto tecnico e, a seconda della temperatura, una canottiera o una maglietta e un soft-shell o pile leggero a maniche lunghe sempre in tessuto tecnico. 

Noi non usiamo fibre naturali in montagna, perché se si dovessero bagnare sarebbero inutilizzabili fino a che non si asciugano. 

Non abbiamo finito, continuiamo a risalire lungo il nostro corpo: quando l’aria è molto fresca, una sciarpa, loop o fazzoletto ripareranno i collo ed eviteranno di stimolare i dolori cervicali, soprattutto se facciamo dentro e fuori dai boschi, dove la temperatura è più bassa. 

Chiudiamo con la protezione per gli occhi e per la testa: un paio di occhiali con lenti da sole vere, non di vetro affumicato, e qualcosa sulla testa. Qui ci si può sbizzarrire con cappelli di varia foggia, fazzoletti e bandane. 

Quello che conta è riparare la testa dai raggi del sole diretti, la vostra testa vi ringrazierà.

3. Zaino

Croce e delizia di ogni escursione. 

Lo zaino, come le calzature, ci accompagna per tante ore, perciò deve essere ergonomico.

Deve permetterci di distribuire il peso non solo sulle spalle ma anche sul bacino e deve essere indossato in modo da non farci perdere l’equilibrio. 

Dobbiamo dirlo che è meglio che sia leggero? 

Quindi niente zaini della scuola? 

Gli zaini scolastici classici non mi sono mai piaciuti perché oltre agli spallacci non hanno le cinghie sul petto e sul bacino.

E non hanno dei piccoli dettagli come ad esempio il copri zaino antipioggia, un accessorio che spesso troviamo integrato negli zaini da montagna.

È un pò come camminare in montagna con un paio di sneakers ai piedi lamentandosi dei sassi sotto le suole o perché scivolano. 

Anche Ethan viene in montagna con noi, nello zaino da montagna portabambini. Ethan è comodamente seduto, ha la testa riparata dal sole grazie al tettuccio e non è a contatto con la schiena di Colum.

In più, ha un paio di tasche capienti per trasportare tutto quello che occorre.

In base all’escursione, di solito ognuno porta il suo zaino con una serie di indispensabili personali

  • giacca da pioggia;
  • bastoncini da trekking;
  • soft-shell o micropile;
  • almeno un paio di calze;
  • una maglietta in tessuto tecnico di ricambio;
  • borraccia;
  • barrette e frutta da consumare durante il percorso.

Può sembrare superfluo, ma non dimentichiamo:

  • portafoglio con contanti;
  • chiavi di casa;
  • chiavi della macchina;
  • smartphone;
  • lasciare detto a qualcuno dove pensate di andare. 

E poi, c’è il set del papà.

4. Il set del buon padre di famiglia.

Un piccolo set di indispensabili basati per vivere serenamente la montagna: 

Stringhe di ricambio per gli scarponi: avete mai provato a scendere da un sentiero dopo aver rotto i lacci?

Io no, ma dopo aver assistito un compagno di viaggio con questo problema ne porto sempre due paia. 

Coltello: ho un coltellino svizzero che mi accompagna da quando ho 9 anni: un regalo del mio papà che ormai è un compagno di viaggio inseparabile. 

Primo soccorso: con bende autoadesive, cerotti, tre bustine di disinfettante, una fazzoletto per la rianimazione cardiopolmonare, qualche compressa di antistaminico da banco e di tachipirina e un paio di metalline, le  coperte isotermiche.

Non manca mai e per nessun motivo una confezione di compeed, quei cerotti che si applicano sui piedi nel caso dovessero venire fuori delle bolle. Come per le stringhe, vi immaginate dover camminare per un’ora con il tormento di una bolla? 

Pinzetta per le zecche

Accendino e fiammiferi: pesano poco, ingombrano poco e possono essere utilissimi. 

Cartina e bussola: forse è più una questione di abitudine e di affezione, ma la cartina di carta e la bussola hanno sempre un posto d’onore nel mio zaino.

Torcia frontale: la sfiga ci vede benissimo, anche in montagna. Porta una torcia. 

Battery bank: però siamo nel 2022 e quindi, oltre a verificare che telefono e smart watch siano carichi prima della partenza, una batteria portatile non manca mai.  

5. Crema solare

Ustionarsi in montagna è un attimo.

L’aria fresca può trarre in inganno, ma è meglio non scherzare con l’intensità dei raggi solari. Noi usiamo una protezione 50 per tutti, incremandoci prima di partire e anche durante il percorso, soprattutto per la sosta.

Questo è un argomento che riguarda l’estate in generale e non solo la montagna, perciò ci torneremo a breve in una puntata dedicata. 

 

6. Salviette umide e i fazzoletti

Seriamente? Qualcuno ha dubbi sul perché salviette umide e fazzoletti siano assolutamente necessari?

7. Cibo

Dipende da dove andiamo. Lontano dai periodi e dalle giornate di massimo afflusso turistico, ci piace molto mangiare in rifugio. 

Però, abbiamo sempre con noi delle barrette e della frutta, solitamente banane e mele – siamo pur sempre in Trentino no?

Abbiamo scelto banane e mele perché resistono meglio lungo il percorso e sono più facili da consumare. 

Oltre all’acqua, almeno un litro a testa – dipende dal percorso – e il thermos con il tè caldo alla menta. Toglie la sete ed è buonissimo!

Se non pranziamo al rifugio, non siamo dei fan dei panini ma piuttosto prepariamo riso e verdure. 

Rimaniamo più leggeri, meno assetati ed eventualmente ci rifacciamo lungo la strada del ritorno. 

La discesa è la parte più pericolosa dell’escursione e preferiamo affrontarla senza aggiungere pesi sullo stomaco alla stanchezza.  

 

8. Sacchetti

I sacchetti per raccogliere i nostri rifiuti, plastica (come le confezioni delle barrette o le salviette umide) e organico non devono mancare.

Trovare i resti del pranzo di altri non è un’esperienza piacevole, perciò li portiamo via – e fatelo anche voi. 

Ethan oggi ha nove mesi e mangia insieme a noi e, per ora, la mamma lo allatta al seno.

Per lui abbiamo un paio di cambi completi, pannolini monouso e il telino per cambiarlo.

Occhiali da sole e cappellino li avremmo anche ma non li indossa volentieri, una coperta leggera per le soste e la sua borraccia super tecnica dalla quale ha imparato a bere qualche mese fa: un ottimo acquisto che ci ha liberato dalla necessità di portare il biberon!  

 

9. Le carte da UNO

E poi, le carte da UNO. Poco ingombranti, leggere ed altamente emozionanti. 

 

10. Guarda dove metti i piedi

Inciampare, cadere e farsi male è un attimo. Watch your step. Abbi cura di ogni passo che fai. 

Noi siamo pronti per un’altra estate di escursioni meravigliose: abbiamo condiviso con voi la preparazione dei nostri zaini e qualche consiglio per vivere al meglio la montagna. 

Abbiamo registrato questo episodio poco dopo quello che è successo sul ghiacciaio della Marmolada, che ha colpito duramente tutta la comunità dell’Alta Valsugana, dove viviamo. 

Il nostro pensiero è con tutte le persone che sono state colpite da quello che accaduto. 

Ci auguriamo che alle parole del Presidente Mattarella possa corrispondere un impegno straordinario da parte di ognuno per correggere la rotta rispetto al cambiamento climatico. 

1 commento su “Escursioni in montagna? Mai senza la nostra check-list!”

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