Famiglia: un nucleo sociale rappresentato da due o più individui che vivono nella stessa abitazione e, di norma, sono legati tra loro da rapporti di parentela o di affinità. Questa la definizione di famiglia contenuta nel Dizionario di Antropologia a cura di Ugo Fabietti e Francesco Remotti.
Famiglia come unità base della nostra società, che secondo una logica lineare dovrebbe essere l’argomento numero uno dei programmi elettorali dei partiti politici che si presenteranno al voto il 25 settembre 2022.
Noi crediamo che votare sia un dovere: la nostra Costituzione, all’articolo 48, recita: “Sono elettori tutti i cittadini, uomini e donne, che hanno raggiunto la maggiore età. Il voto è personale ed eguale, libero e segreto. Il suo esercizio è dovere civico”.
Il voto è un diritto che altri hanno conquistato per noi e che noi sentiamo il dovere di difendere e di tramandare.
Scegliere chi votare è un’esercizio difficile nel rumore della campagna elettorale e per fare ordine abbiamo letto e analizzato i programmi elettorali dei principali partiti che si presenteranno alle elezioni del 25 settembre.
Partiremo evidenziando i temi che secondo noi devono essere affrontati con più urgenza per poi passare all’analisi delle parole, prendendo spunto dall’articolo Elezioni politiche 2022, programmi a confronto. Scopri le parole più ripetute del Sole 24 Ore, e concentrandoci sul tema famiglia, per poi passare in rassegna i programmi elettorali che abbiamo scaricato dai siti internet dei principali partiti.
Ci siamo imbarcati in questa avventura per formulare la nostra opinione e speriamo possa esservi di aiuto in vista dell’appuntamento elettorale.
Denatalità
Il problema numero uno: in Italia non nascono abbastanza bambini. Un problema condiviso con tanti altri paesi, dove evidentemente riescono a fare un lavoro migliore del nostro.
In un articolo de Il Messaggero, a cura di Francesco Malfetano e Pietro Piovani, vengono presentate le stime dell’ISTAT e una considerazione: il calo della popolazione significa impoverimento, perché se gli abitanti di un Paese diminuiscono si ridimensiona anche la ricchezza prodotta.
Quindi, meno bambini equivale a più povertà (e non solo in termini economici).
Abbiamo letto e ascoltato le dichiarazioni sull’argomento e abbiamo avuto l’impressione che un tema complesso e delicato come la denatalità sia stato affrontato con superficialità. Tante proposte sparse senza che nessuno abbia unito i puntini partendo dalla ricerca della risposta alla domanda chiave:
Perché non facciamo figli?
Ci saremmo aspettati di trovare proposte ben organizzate in risposta a questa domanda. Una domanda semplice, tutto sommato.
Eppure, tra bonus, elargizioni a pioggia e futuribili privilegi, nessuno ha presentato una proposta corale per incentivare la genitorialità, che permetta di vivere con serenità la costruzione di una famiglia con la percezione che lo Stato sia dalla propria parte.
Partiamo dall’inizio: perché nessuno parla di gratuità degli asili nido, al pari delle scuole materne?
In un post pubblicato su Linkedin pochi giorni fa Luca Foresti, CEO del Centro Medico Santagostino di Milano, ha scritto:
Ogni anno nascono in Italia 400.000 bambini. Chi va al nido ci sta due anni. Una cifra ragionevole per un mese al nido è 600€/mese per 10 mesi/anno. Quindi rendere il nido disponibile come la materna gratuitamente per tutti i bambini costerebbe circa 5Mld€ di spesa corrente. Non tutte le famiglie manderebbero i figli al nido. Si potrebbe anche avere contributi dipendenti dall’ISEE. Probabilmente con 2-3 Mld€ si coprirebbe il bisogno. La strada maestra per poter farlo in poco tempo e in modo flessibile seguendo la domanda è l’accreditamento e la voucherizzazione del servizio ad erogatori privati. Gli asili poi possono aggiungere moduli ulteriori a pagamento. Questi sarebbero soldi ben spesi e aiuterebbe il lavoro femminile, probabilmente portando entrate fiscali aggiuntive che coprono la maggiore spesa.
Ecco, questo è lo stile di proposta che ci piacerebbe poter ascoltare da chi si candida a governare il paese nella prossima legislatura.
Uno stile che ci piacerebbe fosse utilizzato per descrivere i progetti che riguardano anche altri temi legati ai figli, come ad esempio le cure odontoiatriche offerte tramite il sistema sanitario pubblico e l’organizzazione delle attività sportive per bambini ed adolescenti con la promozione, le regole e i finanziamenti che meritano.
Genitori e lavoro
Genitori divisi tra famiglia e lavoro, spesso in difficoltà nel conciliare questi aspetti e costretti a fare compromessi e scelte per mantenere un equilibrio difficilissimo.
Qual’è il ruolo dello Stato in questo ambito?
Conciliare famiglia e lavoro è molto più che offrire contributi, voucher, bonus e altri strumenti temporanei, che sono un ottimo veicolo per la transizione verso un cambiamento del nostro sistema-paese.
Adesso, cari genitori, partiamo dalla fine. Vi proponiamo il piccolo esercizio a cui ci siamo sottoposti per mettere a fuoco la nostra opinione sulle prossime elezioni.
Rispondete a queste domande come se vi trovaste nel vostro mondo ideale:
- Dove sono i vostri figli quando non sono insieme a voi?
- Cosa fanno i vostri figli quando non sono con voi?
- Cosa fate insieme ai vostri figli quando siete insieme?
Datevi qualche minuto per immaginare e rispondere serenamente a queste tre domande.
Adesso siete pronti per il passo successivo.
Parole
Quanto spesso ricorrono le parole legate al tema famiglia nei programmi politici dei partiti?
Iniziamo contando la frequenza delle parole partendo dai programmi in formato pdf disponibili su internet. L’ordine di presentazione nella tabella è semplicemente alfabetico, gli schieramenti sono stati scelti come rappresentazione più ampia possibile delle proposte delle formazioni politiche ammesse alle elezioni del 25 settembre 2022.
Nota metodologica: le indicazioni della tabella sono indicative rispetto all’uso delle parole presentate, tenendo in considerazione che i programmi elettorali sono composti da un numero variabile di pagine (Azione-IV 46, FDI 40, FI 36, Italexit 122, Lega 202, M5S 13, Per l’Italia 17, PD 37).
AZIONE + IV (46 pagine) | FRATELLI D’ITALIA (40 pagine) | FORZA ITALIA (36 pagine) | ITALEXIT (122 pagine) | LEGA (202 pagine) | M5S (13 pagine) | PER L’ITALIA (17 pagine) | PD (37 pagine) | |
Asilo nido | 2 | 0 | 0 | 1 | 0 | 0 | 0 | 0 |
Congedo parentale | 0 | 1 | 0 | 0 | 1 | 0 | 0 | 1 |
Disabilità | 3 | 3 | 2 | 1 | 19 | 3 | 2 | 5 |
Famiglia/e | 7 | 24 | 9 | 27 | 84 | 2 | 9 | 30 |
Figli | 0 | 3 | 7 | 3 | 44 | 0 | 0 | 11 |
Genitore/i | 6 | 1 | 3 | 7 | 26 | 0 | 1 | 5 |
Natalità /denatalità | 1 | 2 | 1 | 1 | 11 | 0 | 2 | 3 |
Sport | 3 | 8 | 12 | 4 | 7 | 0 | 4 | 13 |
18 anni | 0 | 1 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 1 |
Bambini | 5 | 0 | 0 | 10 | 10 | 0 | 0 | 8 |
Futuro | 1 | 10 | 2 | 18 | 28 | 3 | 1 | 16 |
Orrori ortografici, lessicali e altri mostri
Abbiamo dovuto anche rilevare una serie di errori ortografici e lessicali nei testi dei programmi elettorali: un elemento di valutazione importante nella scelta del partito da votare. Il capitolo inglesismi a caso non lo apriamo neppure. Se non avete cura della lingua italiana nella redazione del programma elettorale, cosa ci possiamo aspettare accada una volta arrivati in Parlamento ed eventualmente al governo?
Analfabetismo funzionale, un grande assente
Tra i grandi assenti nei programmi elettorali dobbiamo citare le misure per contrastare l’analfabetismo funzionale: nessuno lo ha esplicitato chiaramente, eppure è un problema endemico nel nostro paese a breve, medio e lungo termine, che ci vede in coda alle classifiche internazionali (Rapporto Piaac-OCSE 2019, ultima rilevazione disponibile).
Chi è un’alfabeta funzionale? Una persona che non riesce a “comprendere, valutare, usare e farsi coinvolgere con testi scritti per intervenire attivamente nella società, per raggiungere i propri obiettivi e per sviluppare le proprie conoscenze e potenzialità”.
Per farvi un’idea, vi consigliamo di leggere l’ottimo post di TrueNumbers.it.
La famiglia nei programmi elettorali
Alice Scaglioni e Chiara Severgnini hanno scritto, sul Corriere della Sera, un confronto sulla genitorialità nei programmi elettorali (che vi invitiamo a leggere qui), riportando anche le conclusioni di un articolo del The Economist: nei Paesi ricchi, donne che lavorano e aumento della natalità vanno di pari passo.
Abbiamo tratto ispirazione dal loro articolo, dal quale abbiamo preso spunto per riflettere sulle proposte elettorali.
Partiamo con una panoramica delle proposte che hanno attirato la nostra attenzione dei principali schieramenti politici che potremo votare alle elezioni del 25 settembre, in ordine alfabetico: il nostro invito è quello di leggere i programmi in prima persona, troverete i link ai siti dei partiti e ai pdf programmi elettorali.
Azione – Italia Viva
Scorrendo l’indice del programma non ci sono riferimenti diretti alla famiglia: le misure proposte sono contenute soprattutto nel capitolo intitolato Diritti e Pari Opportunità, a pagina 36.
I tre paragrafi che compongono il capitolo – Diritti, Pari Opportunità e Famiglia e Natalità – contengono le seguenti proposte:
• Riduzione dei costi per favorire il rientro a lavoro dopo la maternità
• Introduzione di un incentivo economico per le madri lavoratrici che, dopo il congedo, ritornano al lavoro per almeno 30 mesi entro un anno di età del figlio/a
• Sostegno alle imprese per le spese di sostituzione di maternità delle lavoratrici che hanno figli e per le spese dedicate alla riqualificazione professionale delle donne.
• Riforma dei congedi parentali, con aumento del congedo di paternità e promozione del diritto al lavoro da remoto per i neogenitori.
• Attuazione del Family Act con il potenziamento dell’Assegno Unico e Universale; revisione dell’ISEE (con l’aumento del peso di figli o persone con disabilità a carico), l’attuazione delle deleghe relative al sostegno all’educazione dei figli, l’assegno di rimborso delle spese educative e per le spese sostenute per i figli con disabilità. Abbiamo notato che è stata inserita anche l’attuazione del piano asili nido, previsto dal PNRR, il potenziamento del Bonus Asilo Nido, con la proposta di nido gratuito con ISEE inferiore a 25.000 euro e un sussidio per quanti hanno ISEE tra 25.000 e 40.000 euro, oltre ad un assegno di rimborso per i costi sostenuti per servizi di cura di figli piccoli (baby-sitter), genitori anziani (badanti) o persone con disabilità (educatori).
Fratelli d’Italia
Sostegno alla natalità e alla famiglia è il titolo del primo capitolo del programma di Fratelli d’Italia, che propone:
- progressiva introduzione del quoziente familiare (ovvero una forma di tassazione che tiene conto del numero dei componenti di ogni nucleo, favorendo le famiglie più numerose)
- aumento degli importi per l’assegno unico e universale (fino a 300 euro al mese per il primo anno di vita, 260 dal secondo e fino ai 18 anni).
- Riduzione dell’Iva sui prodotti per l’infanzia.
- Sostegno ai Comuni per la realizzazione di asili nido gratuiti, promozione dei nidi aziendali, condominiali e familiari sul modello tedesco Tagesmutter, incremento dei posti a tempo pieno nella scuola primaria.
- Sostegno alle famiglie con disabili a carico, aumento della quota che si può dedurre dalle tasse per le spese sostenute per badanti e deducibilità delle spese per i collaboratori domestici.
- Incentivo alle aziende che assumono neomamme e favoriscono modi per conciliare il lavoro “con la casa”
- Rafforzamento del sistema dei congedi parentali e di maternità per i lavoratori dipendenti e autonomi.
- Campagne di comunicazione per la fertilità, promozione di spazi dedicati ai neonati con attrezzature (es. fasciatoi e zone di allattamento) negli edifici pubblici.
Sostegno ai genitori separati o divorziati in difficoltà economica - Più risorse al Fondo di garanzia per l’acquisto della prima casa per le giovani coppie di lavoratori precari, no a nuove tasse sulla prima casa e zero tasse sui primi 100mila euro per l’acquisto della prima casa. Inoltre la dimora della famiglia deve essere un bene non aggredibile: la prima casa non può essere pignorata, salvo i casi di mancato pagamento del mutuo ipotecario, e a patto di essere in regola con gli obblighi condominiali. La proprietà privata deve essere tutelata, con sgombero immediato delle occupazioni senza titolo.
- «Lotta a ogni forma di maternità surrogata, nell’interesse del minore».
Forza Italia
Il programma elettorale di Forza Italia parla di genitorialità nei capitoli «Forza Italia per le famiglie e i monoreddito» e «Forza Italia per la natalità», proponendo:
• Revisione del meccanismo di erogazione dell’assegno unico.
• Emanazione tempestiva dei decreti attuativi del Family Act.• Riforma ISEE per garantire un sistema di calcolo più equo, che escluda la prima casa dal patrimonio e preveda maggiori agevolazioni per le famiglie con figli minorenni e disabili.
• Assegno supplementare di 250 euro al mese a figlio, per genitori single e/o adottivi sotto i 30 anni con un’unica entrata inferiore a 30.000 euro annui.
• Deduzione di 2.900 euro dall’IRPEF per i primi tre anni di vita del figlio (o di vita in famiglia in caso di adozione).
• Completamento del piano asili previsto dal PNRR.
• Tempo pieno nelle scuole di ogni ordine e grado, statali o paritarie, in tutta Italia, rimodulazione delle rette per gli asili nido pubblici e privati.
• Sistema degli acconti e tassazione delle partite IVA tarato anche sul numero dei figli.
• Centri estivi e scuole aperti anche d’estate.
• Tutela anche per i monoreddito, ossia per le persone che vivono da sole e hanno un’unica entrata.
• Introduzione dell’istituto del quoziente familiare, individuando il nucleo familiare e non il singolo contribuente quale soggetto passivo dell’Irpef.
• Incremento delle attuali agevolazioni fiscali per le famiglie.
• Implementazione delle misure volte a favorire la partecipazione dei neo genitori al mercato del lavoro (con sgravi fiscali per le aziende che assumono neomamme e donne in età fertile ed esenzione per le assunzioni che fungono da sostituzioni di maternità o paternità).
• Aumento delle risorse per la conciliazione tra vita professionale e privata (es. lavoro agile) e iniziative legislative per favorirle.
Italexit
Il programma di Italexit non dedica un capitolo specifico alla famiglia e alla genitorialità: le proposte sono contenute in alcune delle proposte descritte nei capitoli «Welfare» e «Scuola, cultura, giovani e bambini»:
• «Se vogliamo curare la società, dobbiamo curare le famiglie e i bambini», occorre un «deterrente penale che scoraggi sia l’estromissione di uno dei genitori nella vita del figlio che la strumentalizzazione del rapporto affettivo con i figli in detrimento di uno dei genitori».
• Incentivi per le aziende che realizzano asili nido
• Aiuto per le famiglie con ragazzi o adulti down, autistici o con sindromi particolarmente gravi, con un intervento primario dell’ente pubblico organizzando servizi di prossimità, erogati da persone professionalmente preparate e disponibili durante tutto l’arco della giornata (anche di notte, laddove necessario) e per 12 mesi all’anno.
Lega
La Lega dedica un capitolo al tema Famiglia e Natalità, che inizia a pagina 69:
• Lotta alla denatalità e tutela della famiglia: si cita anche l’introduzione di un «kit di benvenuto» per ciascun figlio, un assegno da 3mila euro da spendere in prodotti per l’infanzia e una serie di provvedimenti per il supporto della maternità, così come i bonus per la prima casa e i prestiti a interessi ridotti per le spese familiari. Previste anche misure economiche e fiscali ad hoc per i caregiver e più risorse per le famiglie con persone disabili.
• Un «fisco pro-family»: riforma dell’ISEE con l’introduzione della flat tax familiare (il già citato quoziente familiare) per una tassazione che tiene conto anche del numero delle persone che compone un nucleo familiare; piena detraibilità delle spese (in particolare educative e scolastiche) per i figli a carico, esenzione a vita dalla tassa sui redditi per le madri di famiglie numerose (da 4 figli in su); azzeramento o riduzione dell’Iva su pannolini e latte in polvere; sconto Irpef per i nonni che si prendono cura attivamente dei nipoti; sostegno alle persone vedove; no alle tasse di successione sulla casa familiare; istituzione della Family Card con incentivi alle aziende italiane che aderiscono; proroga del Bonus 110 per ristrutturare la casa di famiglia.
• Supporto alla maternità: difesa della «cultura della vita»; fondi per le ragazze madri in difficoltà (così che non interrompano la gravidanza per ragioni economiche); prestiti agevolati per l’autonomia delle famiglie sotto la soglia di povertà, dei giovani con figli e delle gestanti in difficoltà; anticipo della pensione per ogni figlio avuto per le donne; contributo statale per la nascita di ciascun figlio (sotto forma di sovvenzione per un mutuo per i primi due figli). Ma anche adeguamento dell’offerta di asili nido alla domanda, incentivi per la sperimentazione di nuove forme di flessibilità nell’organizzazione di lavoro; riconoscimento per le aziende che hanno attenzione per la famiglia. Campagne informative sui rischi della denatalità; incentivi per l’occupazione femminile.
• Per le nuove generazioni: erogazione di buoni per la casa o contributi specifici per le giovani coppie; Iva 0 sull’acquisto della prima casa; prestito a interessi ridotti per le spese legate alla vita familiare fino a un massimale di 30 mila euro per le donne under 38 con un figlio.
• Raccolta firme per rendere la maternità surrogata un «reato internazionale» e «tutelare il minore nato da surrogata»; presentazione di un disegno di legge ad hoc in Parlamento.
• Difesa del principio della «bigenitorialità nei casi di separazione e di divorzio»; istituzione del tavolo nazionale di affido condiviso per le associazioni che si occupano di bigenitorialità; modifica della legge 54 del 2006 «al fine di ridurre gli spazi interpretativi che non rispettano la bigenitorialitá e con l’obiettivo primario di tutelare il superiore interesse del minore nelle separazioni».
Leggi il programma elettorale della Lega
Movimento 5 Stelle
Le proposte relative alla famiglia e alla genitorialità del Movimento Cinque Stelle sono contente nella sezione«Dalla parte delle donne»:
• Introduzione di misure per una effettiva parità salariale tra uomini e donne.
• Equiparazione dei tempi di congedo di paternità e maternità.
• Proroga di opzione donna per l’uscita anticipata dal lavoro, pensione anticipata per le mamme lavoratrici
• Proroga dello sgravio contributivo al 100% per l’assunzione di donne disoccupate
• Rafforzamento del fondo per l’imprenditoria femminile
• Sgravi per l’assunzione di donne in gravidanza.
• Stabilizzazione degli sgravi per l’acquisto della prima casa da parte degli under 36 e proroga dello sgravio per la loro assunzione.
Per l’Italia
La coalizione di centro-destra, che si presenta con il simbolo Per l’Italia, ha pubblicato un programma comune agli schieramenti che lo compongono, Fratelli d’Italia, Lega, Forza Italia e Noi Moderati.
• Riduzione IVA su prodotti natalità e infanzia
• Introduzione del quoziente familiare
• Allineamento alla media Ue della spesa pubblica per infanzia e famiglie
• Piano di sostegno alla natalità (asili nidi gratuiti, aziendali, ludoteche)
• Aumento dell’assegno unico e universale
• Sostegno delle famiglie con disabili
• Sostegno ai genitori separati o divorziati in difficoltà economica
• Agevolazioni mutuo prima casa per giovani
• Tutela lavoro giovani madri
• Politiche di conciliazioni lavoro-famiglia.
Partito Democratico
Le proposte su famiglia e genitorialità del Partito Democratico sono contenute in tre capitoli differenti: «Siamo Pari» , in «Un Paese per Giovani» e in «Diritti e cittadinanza».
• Creare «un nuovo equilibrio tra tempi di vita e di lavoro, con regole e servizi che permettano a tutte e tutti di essere e sentirsi genitori, senza essere costretti a sacrifici ingiustificati», perciò propone una legge sulla co-genitorialità, totale parità nei congedi di maternità e paternità e un nuovo congedo parentale «pienamente paritario», da affiancare a part time e lavoro agile.
• Tassazione agevolata per il secondo percettore di reddito in famiglia, con l’obiettivo di aumentare l’offerta di lavoro e far emergere il lavoro nero, ma anche di dare impulso all’occupazione femminile e favorire il ritorno delle donne nel mondo del lavoro, dopo il congedo di maternità obbligatorio
• Attenzione per l’incremento dell’occupazione femminile e impegno nel far applicare la legge sulla parità salariale (Legge Gribaudo 162/2021) che garantisce alle donne il diritto di avere giustizia rispetto alle discriminazioni retributive sui luoghi di lavoro.
• Sostegno al lavoro, alla casa, alla co-genitorialità e alla parità di genere per combattere discriminazioni
• Il Pd intende fare di donne e giovani «i protagonisti del rilancio del Paese»: per questo propone un piano straordinario per l’occupazione femminile, l’estensione a tutti gli appalti pubblici della clausola di premialità per l’occupazione giovanile e femminile, l’azzeramento dei contributi per le assunzioni a tempo indeterminato dei giovani fino a 35 anni
• Tutela della salute a 360 gradi, anche nelle aree oggi trascurate, a partire dal supporto post-partum
• Pieno riconoscimento dei diritti sessuali e riproduttivi delle donne, garantendo l’applicazione della legge 194/1978 in ogni sua parte sull’intero territorio nazionale e rafforzando la rete di consultori
• Superamento definitivo della a-scientifica sindrome di alienazione parentale (PAS).
I takeaways della nostra maratona elettorale
- Aver letto bonus così tanto frequentemente ci ha fatto rabbrividire: bonus equivale a temporaneo, ci sarebbe piaciuto leggere programmi più coraggiosi e indirizzati verso un cambiamento strutturale per affrontare con decisione il tema della denatalità. Un tema che deve farci paura e che non possiamo affrontare a suon di bonus che oggi ci sono e domani…boh!
- Andremo a votare, perché è un dovere e un diritto. E porteremo al seggio anche i bambini, perché questa è la tradizione familiare che vogliamo trasmettere.
- Sarà che la campagna elettorale è stata molto breve rispetto al solito, ma siamo rimasti sconcertati dalla bassa qualità linguistica dei documenti che abbiamo letto, rilevando strafalcioni lessicali e orrori ortografici che non si conciliano particolarmente bene con la prospettiva di governare il paese. By the way, nessuno ha parlato di contrasto all’analfabetismo funzionale.
- Il podcast di Luca Bizzarri “Non hanno un amico” è diventato uno strumento fondamentale per alleggerire il lavoro di preparazione di questo episodio. Super consigliato (ascoltalo su Apple Podcast o Spotify) e standing ovation per Luca!
- Ripensate all’esercizio che abbiamo fatto insieme in apertura e scegliete con cura a chi affidare il vostro voto.
ANDIAMO A VOTARE!
Il 25 settembre 2022 si avvicina: è un appuntamento importante, come tutte le elezioni.
Scegliete chi può meglio rappresentarvi in Parlamento e andate a votare.
Sul sito del Ministero dell’Interno ci sono tutte le indicazioni che vi possono servire.
Si voterà domenica 25 settembre 2022, dalle ore 7 alle ore 23, per il rinnovo della Camera dei deputati e del Senato della Repubblica. Gli schieramenti e i candidati nei collegi sono disponibili sul portale del Vimanale nella sezione Elezioni Trasparenti, tutte le altre informazioni sono disponibili nella sezione FAQ.
È il momento di sfoderare la tessera elettorale!
I nuovi episodi di Mamme (e Papà) all’Ultima Spiaggia sono disponibili ogni giovedì mattina, a partire dalle 7:00, qui sul nostro sito, sulla tua piattaforma Podcast preferita e su YouTube.
Oppure puoi dire al tuo smart speaker: “riproduci l’ultimo episodio del podcast Mamme (e Papà) all’Ultima Spiaggia”.
Lo sforzo di trovare almeno un motivo per essere grati rimette sui binari giusti le nostre giornate.
Ogni mattina potrai iniziare la tua giornata vincendo facile: pubblicheremo sull’account Twitter di Mamme (e Papà) all’Ultima Spiaggia il nostro motivo per essere grati in qualità di genitori.