If you lived here you’d be home by now, se vivessi qui saresti a casa a quest’ora.
Un libro pre pandemia, pubblicato nel 2020, da cui partire per una riflessione estiva sul nostro stile di vita.
Viviamo nel posto giusto per noi?
Perché sì? Ma soprattutto, perché no?
If you lived there you’d be home right now: why we traded the commuting life for a little house on the Prairie racconta la storia di un giornalista che, insieme alla sua famiglia, cambia completamente vita: dal pendolarismo sulla costa est degli Stati Uniti al “peggior posto dove vivere negli Stati Uniti”, ovvero Red Lake County, nel Minnesota. 1.400 persone e una pessima reputazione.
Christopher Ingraham (lo trovate su Twitter come @_cingraham) è un giornalista del Washington Post che ha scritto un articolo poco lusinghiero rispetto a Red Lake nel 2015 e alla fine, ha scelto di viverci con la propria famiglia.
L’articolo si intitola I called this place ‘America’s worse place to live.’ Then I went there.
Potete leggere l’articolo originale QUI.
Non faremo una recensione del libro, perché non vi vogliamo rubare il piacere di vivere questa storia, ma prenderemo spunto per riflettere sulla scelta del luogo da chiamare casa.
Un’altra cosa che non faremo è dare consigli o giudizi assoluti, perché scegliere il posto da chiamare casa è un discorso molto più complesso di quello che può apparire, che ha a che fare intimamente con noi stessi, con la fase della vita nella quale ci troviamo e con i nostri sogni ed obiettivi.
E voi come vi sentite? Nomadi, sedentari o una via di mezzo?
Nascere, vivere e morire nello stesso posto
Nascere, vivere e morire nello stesso posto.
Per via del lavoro o della famiglia, perché stiamo bene e stiamo realizzando i nostri sogni nel luogo nel quale siamo nati e cresciuti.
Secondo noi l’importante è che sia una scelta consapevole.
Rimbalzare da un posto all’altro come un’ape impazzita
Ovvero, da un estremo all’altro.
Non sentirsi a casa da nessuna parte, non trovare un luogo nel quale potersi sentire a proprio agio e costruire.
Per qualcuno è certamente una fase della vita fatta di esplorazione, avventura e ricerca, per altri una scelta di vita agli antipodi rispetto al nascere, vivere e morire nello stesso posto.
Come sopra, l’importante è che sia una scelta consapevole.
Il luogo giusto per ogni fase della vita
Esiste un luogo giusto?
Ma soprattutto, hai mai cercato il luogo giusto dove vivere? Sapresti descriverlo, hai mai investito tempo ed energie per trovarlo (o per confermare la tua scelta)?
Quali sono le tue priorità?
Conoscere le proprie priorità, avere degli obiettivi corredati da un set di valori solidi, sono alla base della ricerca del posto giusto dove vivere.
Ma non basta.
Nella nostra esperienza, il luogo giusto è anche l’espressione della fase della vita nella quale ci troviamo: il Colum ventenne si sarebbe trovato – probabilmente – stretto in Trentino, mentre venti anni dopo, questo luogo è quello giusto.
Pensa se vivessimo qui!
Hai presente quando pensi “io qui ci vivrei!” ma poi torni a casa e lasci quel pensiero alle tue spalle?
Perché tanto non si può fare. Siamo tutti grandi professionisti nell’azzoppare pensieri selvaggi e bellissimi.
Questo è un esercizio che ci capita di fare spesso quando siamo in viaggio: nessuno di noi due è nato in Trentino, ma entrambi – in momenti diversi della vita – l’abbiamo scelto come casa.
Facile? No, non è mai facile lasciare casa. Ne vale la pena? Si, assolutamente si!
Un luogo da chiamare casa – Family edition
Come scegliere il luogo da chiamare casa? Proviamo a stilare un elenco che possa essere d’aiuto per tutte le persone che nutrono qualche dubbio rispetto al luogo che oggi chiamano casa.
Se avessimo trattato questo argomento prima della pandemia e dei lockdown, probabilmente avremmo sorvolato alcuni aspetti in favore di altri.
Oggi, le priorità sono cambiate, il mondo del lavoro è cambiato (forse) e una riflessione su dove e come vogliamo vivere viene spontanea.
- Silenzio
- Profumo dell’aria
- Cosa vedo dalle mie finestre?
- Quanto è lontana la natura? (Bosco, ad esempio)
- Come sono i vicini?
- Posso andare al lavoro senza prendere la macchina?
- Quanto sono lontani i servizi? (Scuole, negozi, biblioteca, medico,..) Sono di qualità?
- Internet e i telefoni funzionano?
- Distanza e frequenza degli eventi sociali e culturali (teatro, cinema, concerti, …)
- Quanto è complicato prendere un treno AV o un aereo?
Noi viviamo nella terza città del Trentino, 20.000 abitanti, e in questa fase della nostra vita è uno splendido posto da chiamare casa.
Lo sarà per tutta la vita? Non è detto, ma oggi lo è.
Andremmo in vacanza dove viviamo oggi?
Sì, questo è un luogo dove potremmo scegliere di venire in vacanza.
Anzi, ne approfittiamo per invitare tutti a fare un giro in Alta Valsugana: lontano dai flussi turistici di massa, avrete l’opportunità di gioire della natura, delle tradizioni e dell’accoglienza di queste splendide valli.
Inizialmente abbiamo scelto Pergine perché vicina e ben collegata con Trento, poi abbiamo scoperto – e continuiamo a scoprire – delle perle appena fuori da casa, che spesso sono a due passi da casa, come la maggior parte dei servizi, a partire da scuole ed asili.
Viviamo in un posto dove verremmo in vacanza e nel quale, in questa fase della nostra vita, ci sentiamo a casa.
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